Date published: 2025-9-10

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Ribosomal Protein L13A Inibitori

Gli inibitori comuni della proteina ribosomiale L13A includono, a titolo esemplificativo ma non esaustivo, la bafilomicina A1 CAS 88899-55-2, l'inibitore dell'autofagia 3-MA CAS 5142-23-4, la wortmannina CAS 19545-26-7, la clorochina CAS 54-05-7 e la spautina-1 CAS 1262888-28-7.

La classe di composti identificati come inibitori della proteina ribosomiale L13A comprende una gamma diversificata di molecole che mirano principalmente alla sintesi proteica in varie fasi. Questi composti non interagiscono direttamente con la proteina ribosomiale L13A, ma esercitano la loro influenza attraverso l'interruzione di processi più ampi nell'ambito dei quali L13A funziona. Ciò include l'inibizione dell'assemblaggio ribosomiale, della fase di allungamento della sintesi proteica o delle vie di segnalazione cellulare correlate alla sintesi proteica. Ad esempio, molecole come la cicloeximide e l'emetina sono note per inibire la sintesi proteica eucariotica, influenzando così l'integrazione funzionale di L13A nel ribosoma.

Inoltre, composti come la Ricina e la Puromicina hanno come bersaglio specifico l'RNA ribosomiale e il processo di traduzione, rispettivamente. La loro azione può portare a una compromissione della struttura o della funzione ribosomiale, che a sua volta può influenzare il ruolo di L13A all'interno del ribosoma. Gli inibitori come la rapamicina, agendo sulle vie di segnalazione cellulare come mTOR, influenzano indirettamente il meccanismo di sintesi proteica e quindi il ruolo di L13A. La diversità dell'azione di questi composti riflette la natura complessa della funzione ribosomiale e le molteplici fasi in cui la sintesi proteica può essere regolata o interrotta.

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