Date published: 2025-9-12

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Placental lactogen II Inibitori

Gli inibitori comuni del lattogeno placentare II includono, a titolo esemplificativo, idrocortisone CAS 50-23-7, mifepristone CAS 84371-65-3, ketoconazolo CAS 65277-42-1, acido ellagico diidrato CAS 476-66-4 e (-)-epigallocatechina gallato CAS 989-51-5.

Gli inibitori del lattogeno placentare II sono una classe di composti chimici che mirano specificamente a inibire l'attività del lattogeno placentare II (PL-II), un ormone espresso prevalentemente nella placenta durante la gestazione in alcune specie. I lattogeni placentari, compreso il PL-II, fanno parte della famiglia degli ormoni di crescita della prolattina, che svolgono un ruolo chiave nella regolazione di una serie di processi biologici. Questi inibitori agiscono interferendo con la sintesi, il rilascio o il legame dell'ormone al suo recettore, bloccando così le sue vie di segnalazione a valle. Il lattogeno placentare II è coinvolto nella modulazione di varie vie metaboliche e di sviluppo e, inibendo la sua funzione, questi composti influenzano processi biologici specifici associati alla distribuzione dei nutrienti e alla regolazione della crescita all'interno della placenta. L'inibizione del PL-II può anche avere effetti secondari su cascate di segnalazione correlate, data l'integrazione dell'ormone all'interno di una più ampia rete di regolatori endocrini.Dal punto di vista chimico, gli inibitori del lattogene placentare II possono variare notevolmente nella struttura, anche se in genere condividono gruppi funzionali o motivi di legame che consentono loro di interagire selettivamente con l'ormone o con i suoi siti recettoriali. Le interazioni molecolari tra questi inibitori e i loro bersagli spesso coinvolgono legami idrogeno, interazioni idrofobiche o legami covalenti, a seconda della specifica classe di inibitori. La comprensione di questi meccanismi è fondamentale per chiarire come gli inibitori della PL-II modulino la segnalazione ormonale. Inoltre, tecniche avanzate come la cristallografia, l'NMR e le simulazioni di dinamica molecolare sono spesso impiegate per studiare le conformazioni di legame e le dinamiche strutturali di questi inibitori, fornendo una visione dettagliata della loro modalità d'azione. Nel complesso, lo studio degli inibitori del lattogeno placentare II offre un'affascinante finestra sulla regolazione dell'attività ormonale e sul suo più ampio impatto sulle reti biochimiche.

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