Gli attivatori PHLDA3 sono ampiamente caratterizzati dalla loro capacità di indurre lo stress del reticolo endoplasmatico (ER) o di regolare l'autofagia. Composti come la Thapsigargina, la Tunicamicina, il Ditiotreitolo (DTT) e il 2-Deossi-D-glucosio (2-DG) possono indurre uno stress ER, che a sua volta attiva il fattore di trascrizione ATF4. Il legame di ATF4 al promotore di PHLDA3 porta a un aumento della sua espressione.
L'attivazione di PHLDA3 avviene attraverso la sua influenza sull'autofagia. La rapamicina, un noto induttore dell'autofagia, e la 3-metiladenina (3-MA) e la bafilomicina A1, inibitori dell'autofagia, possono potenzialmente influenzare l'espressione di PHLDA3. La comprensione degli esatti meccanismi e delle implicazioni di questi effetti costituisce un'area di ricerca attiva. Allo stesso modo, il ruolo di chaperoni chimici come l'acido tauroursodesossicolico (TUDCA) e l'acido fenilbutirrico (4-PBA), che riducono lo stress ER, nell'attivazione di PHLDA3 è una direzione di ricerca interessante. Infine, il glucosio e l'acido palmitico, un acido grasso saturo, possono indurre l'espressione di PHLDA3 tramite ATF4, sottolineando il ruolo della proteina nella regolazione metabolica.
Items 11 to 11 of 11 total
Schermo:
| Nome del prodotto | CAS # | Codice del prodotto | Quantità | Prezzo | CITAZIONI | Valutazione |
|---|---|---|---|---|---|---|
Bafilomycin A1 | 88899-55-2 | sc-201550 sc-201550A sc-201550B sc-201550C | 100 µg 1 mg 5 mg 10 mg | $96.00 $250.00 $750.00 $1428.00 | 280 | |
La bafilomicina A1 inibisce l'autofagia, un processo che potrebbe potenzialmente regolare l'espressione di PHLDA3. | ||||||