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Schermo:
Nome del prodotto | CAS # | Codice del prodotto | Quantità | Prezzo | CITAZIONI | Valutazione |
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Bis(ethylcyclopentadienyl)niobium(IV) dichloride | 78885-50-4 | sc-234062 | 1 g | $114.00 | ||
Il dicloruro di bis(etilciclopentadienile)niobio(IV) è un composto organometallico caratterizzato da legami ciclopentadienilici unici, che facilitano forti interazioni π-π e ne aumentano la reattività. La frazione dicloruro permette una chimica di coordinazione versatile, consentendo la formazione di vari complessi. La sua struttura elettronica distinta promuove un comportamento redox unico, influenzando la cinetica di reazione e i percorsi nelle trasformazioni organometalliche, rendendolo un soggetto di interesse nella scienza dei materiali. | ||||||
Dibutyltin Dichloride-d18 | 683-18-1 unlabeled | sc-500756 sc-500756A | 5 mg 50 mg | $347.00 $2448.00 | ||
Il dicloruro di dibutilstagno-d18 è un notevole composto organometallico che si distingue per l'esclusiva dinamica del legame stagno-carbonio, che facilita una serie di reazioni organostanniche. La sua etichettatura isotopica consente una precisa localizzazione negli studi meccanicistici, migliorando la comprensione dei percorsi di reazione. Il composto presenta schemi di reattività distinti, in particolare nei processi di transmetallazione e scambio di ligandi, influenzati dai suoi gruppi butilici ingombranti che modulano gli ostacoli sterici e gli effetti elettronici, portando a interazioni selettive in varie applicazioni sintetiche. | ||||||
(1E)-Hept-1-en-1-ylboronic acid | 57404-76-9 | sc-258980 sc-258980A sc-258980B | 1 g 5 g 25 g | $126.00 $373.00 $1503.00 | ||
L'acido (1E)-Ept-1-en-1-ilboronico mostra una notevole reattività grazie alla sua insaturazione e al gruppo acido boronico, che gli consente di impegnarsi in diverse trasformazioni organometalliche. La capacità del composto di subire la transmetallazione ne aumenta l'utilità nella formazione del legame C-C. Inoltre, le sue proprietà steriche ed elettroniche possono modulare i tassi di reazione, consentendo una regolazione fine nei processi catalitici. Le interazioni del composto con i metalli di transizione ampliano ulteriormente il suo ruolo nelle metodologie di sintesi. | ||||||
Josiphos SL-J216-1 | 849924-43-2 | sc-500924 | 100 mg | $420.00 | ||
Arsenobetaine | 64436-13-1 | sc-227279 | 50 mg | $440.00 | ||
L'arsenobetaina è un composto organometallico unico, caratterizzato da un legame stabile arsenico-carbonio, che presenta una notevole resistenza all'ossidazione. Questa stabilità consente interazioni molecolari distinte, in particolare nei sistemi biologici, dove può influenzare le vie metaboliche. La sua solubilità in solventi polari ne aumenta la reattività, consentendo una coordinazione specifica con gli ioni metallici. Il comportamento del composto in vari ambienti fornisce approfondimenti sulla biochimica dell'arsenico e sul suo ruolo nei processi ambientali. | ||||||
(3-Mercaptopropyl)trimethoxysilane | 4420-74-0 | sc-231786 | 25 g | $30.00 | ||
Il (3-Mercaptopropil)trimetossisilano è un composto organometallico che si distingue per il suo gruppo funzionale tiolico, che facilita forti interazioni con le superfici metalliche attraverso la coordinazione dello zolfo. Questo composto presenta modelli di reattività unici, in particolare nelle reazioni di accoppiamento con il silano, migliorando le proprietà di adesione nei materiali compositi. I suoi gruppi trimetossisilano promuovono l'idrolisi e la condensazione, portando alla formazione di reti silossaniche. La capacità del composto di formare legami stabili con substrati sia organici che inorganici lo rende un agente versatile nella modifica delle superfici e nella scienza dei materiali. | ||||||
Trioctylaluminum solution | 1070-00-4 | sc-237355 sc-237355A | 100 ml 500 ml | $77.00 $214.00 | ||
La soluzione di triottilalluminio è un composto organometallico versatile caratterizzato da una struttura unica della catena alchilica, che ne aumenta la reattività e la solubilità nei solventi organici. La presenza di alluminio facilita il comportamento dell'acido di Lewis, promuovendo interazioni elettrofile che possono attivare substrati per varie reazioni. La sua capacità di formare complessi stabili con i ligandi influenza i percorsi catalitici, mentre l'ingombro sterico dei gruppi ottilici modula la reattività, consentendo trasformazioni selettive nelle applicazioni sintetiche. |