Date published: 2025-9-11

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Midasin Inibitori

I comuni inibitori della Midasina includono, ma non solo, l'Oligomicina A CAS 579-13-5, la Brefeldina A CAS 20350-15-6, la Monensina A CAS 17090-79-8, la Tunicamicina CAS 11089-65-9 e la Cicloeximide CAS 66-81-9.

Gli inibitori chimici della Midasina possono agire attraverso vari meccanismi per ostacolare la sua funzione all'interno della cellula. L'oligomicina A, ad esempio, ha come bersaglio l'ATP sintasi mitocondriale, riducendo il pool complessivo di ATP cellulare. Poiché Midasin è uno chaperone dipendente dall'ATP, la conseguente diminuzione della disponibilità di ATP può limitare direttamente l'attività ATPasica di Midasin, che è fondamentale per il suo ruolo operativo di chaperon. La brefeldina A altera la struttura e la funzione dell'apparato di Golgi, dove Midasina è coinvolta nel trasporto delle vescicole, determinando un'inibizione delle attività associate a Midasina. La deossispergualina si lega alle proteine da shock termico che agiscono come co-chaperoni di Midasin, ostacolandone l'interazione e inibendo di fatto l'attività di chaperone di Midasin. La monensina, uno ionoforo, altera il pH intracellulare e i gradienti ionici, che possono alterare il pH ottimale richiesto per l'attività di Midasin e quindi inibirla.

Inoltre, l'inibizione della glicosilazione N-linked da parte della tunicamicina influisce sulla Midasina, che è una glicoproteina; una glicosilazione impropria può portare al misfolding e all'instabilità, con conseguente inibizione funzionale. La cicloeximide ostacola la sintesi proteica, influenzando indirettamente la dipendenza di Midasin dalla sintesi delle proteine. La stabilizzazione dei microtubuli da parte del paclitaxel può perturbare i processi cellulari che dipendono dalla dinamica dei microtubuli, comprese le funzioni mediate da Midasin durante la divisione cellulare. La clorochina aumenta il pH delle vescicole acide, interrompendo potenzialmente i processi dipendenti dal pH di Midasin. L'inibizione della segnalazione di mTOR da parte della rapamicina porta a una diminuzione della sintesi proteica e, di conseguenza, può limitare l'attività di Midasin. L'azione di reticolazione del DNA della mitomicina C può inibire i processi cellulari, compresi quelli che coinvolgono Midasin nelle funzioni nucleari. La leptomicina B interferisce con l'esportazione nucleare legandosi all'esportina 1, inibendo così potenzialmente il ruolo di Midasina nel trasporto nucleocitoplasmatico. Infine, l'inibizione dell'allungamento ribosomiale da parte dell'Emetina può sopprimere la sintesi proteica, ostacolando indirettamente le attività di Midasina che dipendono dal costante apporto di proteine di nuova sintesi.

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