Date published: 2025-9-12

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LYG1 Inibitori

I comuni inibitori di LYG1 includono, a titolo esemplificativo, la rapamicina CAS 53123-88-9, la brefeldina A CAS 20350-15-6, la cicloeximide CAS 66-81-9, la clorochina CAS 54-05-7 e l'inibitore dell'autofagia, il 3-MA CAS 5142-23-4.

Gli inibitori di LYG1 rappresentano una classe di sostanze chimiche progettate per colpire e sopprimere in modo specifico l'attività dell'enzima LYG1, che svolge un ruolo cruciale in vari processi biologici, tra cui l'adesione cellulare, la migrazione ed eventualmente le risposte immunitarie. Lo sviluppo degli inibitori di LYG1 deriva dalla complessa comprensione della struttura, della funzione e del coinvolgimento dell'enzima nelle vie di segnalazione. Inibendo LYG1, queste sostanze chimiche mirano a modulare i processi biologici in cui LYG1 è coinvolto. L'identificazione degli inibitori di LYG1 è un processo sofisticato che prevede diverse fasi, a partire dallo screening di vaste librerie chimiche per trovare composti che si leghino e inibiscano efficacemente l'attività di LYG1.

La fase iniziale dello sviluppo degli inibitori di LYG1 prevede l'utilizzo di tecniche di high-throughput screening (HTS) per identificare i potenziali inibitori dalle librerie chimiche. Questo processo è supportato da studi di modellazione computazionale e di docking molecolare per prevedere l'affinità di legame dei composti al sito attivo di LYG1. Una volta identificati i potenziali inibitori, questi vengono sottoposti a una serie di processi di ottimizzazione volti a migliorarne la specificità e la potenza. Questi processi di ottimizzazione comprendono studi di relazione struttura-attività (SAR), in cui vengono apportate piccole modifiche alla struttura chimica dei composti per migliorare la loro interazione con LYG1. Inoltre, per misurare quantitativamente l'affinità di legame e la cinetica di queste interazioni, vengono impiegati saggi biofisici, come la risonanza plasmonica di superficie (SPR) e la calorimetria isotermica di titolazione (ITC). La successiva convalida in saggi basati su cellule e, infine, in modelli in vivo fornisce indicazioni sull'efficacia biologica di questi inibitori. Nel corso di questo processo di sviluppo, l'accento è posto sulla comprensione del meccanismo d'azione di questi inibitori e del loro impatto diretto sull'attività di LYG1.

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