Date published: 2025-12-20

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IQSEC3 Inibitori

Gli inibitori IQSEC3 più comuni includono, ma non solo, l'inibitore della fosfatasi CDC25 II, NSC 663284 CAS 383907-43-5, ML 141 CAS 71203-35-5 e CID-44216842 CAS 1222513-26-9.

Gli inibitori di IQSEC3 comprendono una classe distinta di composti chimici progettati per colpire e inibire specificamente l'attività della proteina 3 contenente il motivo IQ e il dominio Sec7 (IQSEC3). Questa proteina è un membro della famiglia dei fattori di scambio di guanina nucleotide (GEF), che svolge un ruolo critico nella regolazione dei fattori di ADP-ribosilazione (ARF), piccole proteine leganti il GTP coinvolte nel traffico di vescicole e nell'organizzazione del citoscheletro di actina. La precisa modulazione delle attività degli ARF da parte di IQSEC3 è cruciale per diversi processi cellulari, tra cui il traffico di membrana, l'adesione cellulare e, probabilmente, la funzione sinaptica e la plasticità nelle cellule neuronali. L'inibizione di IQSEC3 rappresenta un approccio mirato all'esplorazione dei meccanismi patologici alla base dei disturbi associati alla segnalazione aberrante di ARF.

La scoperta e lo sviluppo di inibitori di IQSEC3 iniziano in genere con l'impiego di strategie di screening ad alto rendimento (HTS) per identificare molecole in grado di legarsi e inibire l'attività GEF di IQSEC3, impedendo così l'attivazione delle proteine ARF. Dopo l'identificazione di candidati promettenti, vengono condotti studi di relazione struttura-attività (SAR) per perfezionare questi risultati iniziali in inibitori più potenti e selettivi. Gli studi SAR comportano la modifica sistematica della struttura chimica di questi composti per capire come le varie sostituzioni influenzino la loro capacità di inibire IQSEC3. Questo processo iterativo di sintesi chimica e test biologici consente di ottimizzare le proprietà farmacologiche, tra cui la potenza, la selettività e le caratteristiche simili a quelle di un farmaco, come la solubilità e la stabilità metabolica. Tecniche analitiche avanzate, come la cristallografia a raggi X e la modellazione molecolare, forniscono approfondimenti sulle interazioni di legame tra IQSEC3 e gli inibitori, guidando la progettazione razionale di molecole con una migliore efficacia. I saggi cellulari e i test biochimici sono fondamentali per valutare l'impatto funzionale di questi inibitori, confermando la loro capacità di modulare le vie di segnalazione di ARF mirando a IQSEC3 in un contesto biologico. Attraverso un approccio completo che integra sintesi chimica mirata, biologia strutturale e validazione funzionale, vengono sviluppati inibitori di IQSEC3 con l'obiettivo di offrire nuove conoscenze sulla regolazione della segnalazione ARF.

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Nome del prodottoCAS #Codice del prodottoQuantitàPrezzoCITAZIONIValutazione

CDC25 Phosphatase Inhibitor II, NSC 663284

383907-43-5sc-202987A
sc-202987
sc-202987B
sc-202987C
1 mg
5 mg
10 mg
25 mg
$50.00
$236.00
$350.00
$650.00
4
(1)

CDC25 Phosphatase Inhibitor II, NSC 663284 è un piccolo inibitore molecolare potenzialmente in grado di inibire IQSEC3 interferendo con il suo legame alle proteine bersaglio.

ML 141

71203-35-5sc-362768
sc-362768A
5 mg
25 mg
$134.00
$502.00
7
(1)

ML 141 è un inibitore selettivo di IQSEC3 che blocca la sua attività catalitica legandosi al sito attivo della proteina.

CID-44216842

1222513-26-9sc-507406
5 mg
$285.00
(0)

CID 44216842 è un composto che potenzialmente inibisce IQSEC3 interferendo con il suo legame alle proteine bersaglio.