Gli inibitori di COMMD2 comprendono un gruppo eterogeneo di composti chimici che funzionano principalmente alterando l'omeostasi del rame all'interno degli ambienti cellulari, inibendo così indirettamente le attività di COMMD2, che è intimamente coinvolto nel trasporto e nella regolazione del rame. La trietilentetramina cloridrato e il tetratomiomolibdato di ammonio agiscono come chelanti del rame, diminuendo la disponibilità di ioni rame necessari per la funzione di COMMD2. Allo stesso modo, composti come il disulfiram, la D-penicillamina e il clioquinolo, con le loro proprietà chelanti del metallo, sequestrano il rame e quindi attenuano il ruolo regolatore di COMMD2 nel metabolismo del rame. L'azione di questi inibitori è critica, poiché non si legano direttamente alla proteina COMMD2 né la alterano, ma ne modulano l'ambiente funzionale, determinando un'inibizione indiretta della sua attività.
Inoltre, altri inibitori di COMMD2, tra cui l'1-idrossipiridina-2-tione sale di zinco, la pirrolidina ditiocarbammato, la bathocuproina, la neocuproina e il tiosemicarbazone, affermano i loro effetti inibitori attraverso strategie di chelazione simili, mirando ai cofattori metallici essenziali utilizzati da COMMD2. Il sale di zinco 1-idrossipiridina-2-thione altera l'equilibrio degli ioni metallici, interferendo potenzialmente con i domini metallo-dipendenti della proteina, mentre la pirrolidina ditiocarbammato e la bagnocuproina chelano specificamente il rame, un componente critico nei processi biologici di COMMD2. La specificità della neocuproina per gli ioni rame(I) e la capacità dei tiosemicarbazoni di chelare il rame esemplificano ulteriormente l'approccio mirato di questi inibitori, che collettivamente lavorano per diminuire l'attività di COMMD2 riducendo la biodisponibilità del rame, un elemento cruciale per l'integrità strutturale e funzionale di COMMD2. Questi inibitori chimici, grazie alla loro azione concertata di chelazione degli ioni metallici, stabiliscono un approccio multiforme all'inibizione indiretta di COMMD2, diminuendo in ultima analisi la sua attività funzionale all'interno dei processi cellulari.