Date published: 2025-9-11

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CCDC58 Inibitori

I comuni inibitori della CCDC58 includono, ma non solo, la Rapamicina CAS 53123-88-9, la Tricostatina A CAS 58880-19-6, l'Oligomicina A CAS 579-13-5, il Rotenone CAS 83-79-4 e il Cianuro di Carbonile m-Clorofenilidrazone CAS 555-60-2.

Gli inibitori della CCDC58 comprendono una serie di composti chimici che esercitano i loro effetti inibitori attraverso vari meccanismi d'azione, tutti convergenti verso l'interruzione della funzionalità mitocondriale in cui si presume operi la CCDC58. La rapamicina, un inibitore di mTOR, mina la stabilità e la funzionalità di CCDC58 inibendo mTORC1, un complesso potenzialmente associato a questa proteina mitocondriale, mentre la tricostatina A, come inibitore dell'istone deacetilasi, potrebbe modificare l'espressione dei geni che codificano le proteine mitocondriali, portando indirettamente a una riduzione dell'attività di CCDC58. L'oligomicina e il rotenone hanno come bersaglio componenti diversi della catena di trasporto degli elettroni mitocondriali, con l'oligomicina A che inibisce l'ATP sintasi e il rotenone che inibisce il complesso I, entrambi culminanti nella compromissione indiretta del ruolo della CCDC58 all'interno dei mitocondri. Analogamente, l'inibizione della citocromo c ossidasi da parte del cianuro di potassio e il disaccoppiamento del potenziale di membrana mitocondriale da parte del cianuro di carbonile m-clorofenilidrazone interrompono le funzioni mitocondriali critiche, riducendo potenzialmente l'attività del CCDC58.

Per colpire ulteriormente l'integrità mitocondriale, l'antimicina A inibisce il complesso III della catena di trasporto degli elettroni, mentre il 2-deossi-D-glucosio ostacola la glicolisi, provocando uno stress energetico che può compromettere il coinvolgimento mitocondriale del CCDC58. L'inibizione della sintesi proteica mitocondriale da parte del cloramfenicolo e l'interruzione della glicosilazione N-linked da parte della tunicamicina possono compromettere la stabilità delle proteine di membrana mitocondriale, compresa la CCDC58. La perturbazione dell'omeostasi del calcio da parte della thapsigargina, attraverso l'inibizione della pompa SERCA, ha effetti a valle sulla funzione mitocondriale, potenzialmente in grado di attenuare l'attività di CCDC58. Infine, l'inibitore MEK PD 98059 potrebbe influenzare indirettamente il CCDC58 alterando le vie di segnalazione della mitogeno-attivata proteina chinasi (MAPK), che potrebbero influenzare la dinamica e la funzione mitocondriale. Nel complesso, questi inibitori evidenziano il ruolo centrale delle vie mitocondriali nella regolazione dell'attività del CCDC58 e sottolineano la complessità di colpire un componente così integrante del macchinario energetico cellulare.

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