Date published: 2025-10-12

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calicin Inibitori

I comuni inibitori della calicina includono, ma non solo, la 6-Diazo-5-osso-L-norleucina CAS 157-03-9, l'Allopurinolo CAS 315-30-0, la Fostriecina CAS 87860-39-7, l'Acido okadaico CAS 78111-17-8 e l'Ouabain-d3 (Major) CAS 630-60-4.

Gli inibitori chimici della calicina possono ottenere l'inibizione attraverso una varietà di vie biochimiche e processi cellulari. La 6-diazo-5-osso-L-norleucina, un antagonista della L-glutammina, interrompe la disponibilità di L-glutammina, essenziale per la stabilizzazione e il corretto funzionamento della calicina. Allo stesso modo, l'allopurinolo riduce la produzione di acido urico che può servire come substrato per la stabilizzazione della calicina, determinando un'alterazione dello stato funzionale. La fostriecina, un inibitore selettivo della fosfatasi proteica 2A, e l'acido okadaico, un inibitore delle fosfatasi proteiche 1 e 2A, ostacolano i processi di de-fosforilazione essenziali per l'attivazione della calicina. L'inibizione della de-fosforilazione da parte di questi composti interrompe i meccanismi di regolazione che attivano la calicina o ne mantengono lo stato attivo. L'ouabain ha come bersaglio la Na+/K+-ATPasi, un enzima responsabile del mantenimento dei gradienti ionici, influenzando così indirettamente l'attività della calicina, alterando l'omeostasi cellulare su cui si basa.

Inoltre, la tunicamicina inibisce la glicosilazione N-linked, impedendo il corretto ripiegamento e la stabilità delle proteine glicosilate e portando probabilmente all'inibizione funzionale della calicina se questa richiede la glicosilazione per la sua attività. La brefeldina A interrompe il trasporto di proteine tra il reticolo endoplasmatico e l'apparato di Golgi, inibendo la calicina e impedendole di raggiungere la sede cellulare corretta per la sua funzione. La ciclosporina A e la rapamicina esercitano i loro effetti inibitori attraverso la soppressione, rispettivamente, della calcineurina e di mTOR, che fanno parte delle vie di segnalazione da cui la calicina dipende per la sua attivazione. La monensina, uno ionoforo, altera i gradienti ionici intracellulari e il pH, inibendo la calicina attraverso l'alterazione dell'omeostasi ionica necessaria per la sua funzione. La tapsigargina, inibendo il SERCA, altera le vie di segnalazione del calcio che sono cruciali per la funzione della calicina. Infine, la staurosporina, un potente inibitore di chinasi, inibisce la calicina impedendo gli eventi di fosforilazione necessari per la sua attivazione, mirando alle precise interazioni molecolari critiche per la funzione della calicina all'interno della sua via di segnalazione.

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