Date published: 2025-9-12

00800 4573 8000

SCBT Portrait Logo
Seach Input

ABHD3 Inibitori

I comuni inibitori dell'ABHD3 includono, ma non solo, l'inibitore della lipasi, THL CAS 96829-58-2, l'atorvastatina CAS 134523-00-5, la simvastatina CAS 79902-63-9, il fenofibrato CAS 49562-28-9 e il gemfibrozil CAS 25812-30-0.

Gli inibitori di ABHD3 sono una classe di composti chimici specificamente progettati per colpire e inibire l'attività dell'enzima ABHD3 (Alpha/Beta-Hydrolase Domain-containing 3), che svolge un ruolo significativo nel metabolismo dei lipidi idrolizzando i fosfolipidi a catena media. Questi inibitori funzionano legandosi al sito attivo di ABHD3, una regione dell'enzima in cui avviene tipicamente la reazione idrolitica. Questo legame blocca efficacemente la capacità dell'enzima di interagire con i suoi substrati naturali, impedendo così l'idrolisi dei fosfolipidi. L'interazione tra gli inibitori ABHD3 e l'enzima è di solito altamente specifica, con gli inibitori che vengono adattati in modo preciso al sito attivo dell'enzima. Questa specificità è spesso ottenuta attraverso una progettazione molecolare dettagliata, in cui la struttura chimica dell'inibitore è progettata per integrare le caratteristiche uniche del sito attivo dell'ABHD3, come le sue dimensioni, la sua forma e la presenza di residui aminoacidici chiave che partecipano alla catalisi. Le proprietà chimiche degli inibitori ABHD3, come il loro peso molecolare, la lipofilia e le caratteristiche elettroniche, sono cruciali nel determinare la loro efficacia nell'inibire l'enzima. Questi inibitori contengono tipicamente motivi strutturali che consentono loro di formare forti interazioni con i residui catalitici di ABHD3, come la serina, l'istidina o l'aspartato, che sono comunemente coinvolti nella triade catalitica dell'enzima. Ad esempio, gli inibitori possono includere gruppi reattivi che formano legami covalenti con il residuo di serina nel sito attivo, determinando un'inibizione irreversibile, oppure possono basarsi su interazioni non covalenti, come legami a idrogeno o forze di van der Waals, per ottenere un'inibizione reversibile. Anche la stabilità e la solubilità di questi inibitori in ambiente biologico sono fattori chiave che influenzano la loro efficienza di legame e l'impatto complessivo sull'attività di ABHD3. Studiando le interazioni molecolari tra gli inibitori di ABHD3 e l'enzima, i ricercatori possono acquisire preziose conoscenze sulla regolazione del metabolismo lipidico e sulle più ampie vie biochimiche in cui ABHD3 è coinvolto, approfondendo la nostra comprensione dell'elaborazione dei lipidi a livello molecolare.

VEDI ANCHE...

Items 31 to 11 of 11 total

Schermo:

Nome del prodottoCAS #Codice del prodottoQuantitàPrezzoCITAZIONIValutazione