Le sostanze chimiche classificate come inibitori di Scart2 non hanno come bersaglio diretto la proteina Scart2, ma esercitano i loro effetti su vari componenti delle vie di segnalazione critiche per la regolazione della funzione delle cellule T, dove Scart2 è espressa. L'inibizione di queste vie di segnalazione può alterare l'attivazione, la differenziazione o le funzioni effettrici delle cellule T, che a loro volta possono modulare l'attività o l'espressione di Scart2.
Ad esempio, Wiskostatin e Dasatinib hanno come bersaglio, rispettivamente, il citoscheletro di actina e le chinasi della famiglia Src, entrambe essenziali per l'avvio e la propagazione della segnalazione dei recettori delle cellule T. Ibrutinib, sebbene sia noto principalmente per il suo ruolo nella segnalazione dei recettori delle cellule B, può anche avere effetti off-target sulle chinasi associate alle cellule T, influenzando così indirettamente Scart2. SP600125, R406 e LY294002 hanno come bersaglio chinasi come JNK, SYK e PI3K, che sono tutte fondamentali nei processi di trasduzione del segnale delle cellule T. PP2, SB203580 e BAY 11-7082 agiscono rispettivamente sulle chinasi Src, sulla p38 MAP chinasi e su NF-κB, anch'esse coinvolte nella complessa rete di segnalazione delle cellule T. Infine, composti come l'apigenina e il Gö 6983, che inibiscono la protein chinasi C, possono avere un impatto sulla modulazione di Scart2 alterando le vie di attivazione delle cellule T.
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