La classe chimica denominata Inibitori di Cep128 è costituita da composti in grado di influenzare indirettamente la funzione della proteina centrosomiale Cep128. Queste sostanze chimiche non sono antagoniste dirette della Cep128, ma agiscono modulando i meccanismi cellulari e le strutture cruciali per il corretto funzionamento della Cep128 all'interno della cellula. Il nocodazolo e il paclitaxel, ad esempio, esercitano i loro effetti sulla dinamica dei microtubuli, una componente chiave del centrosoma e del fuso mitotico, a cui il Cep128 è fondamentalmente legato. L'interruzione della dinamica dei microtubuli da parte di questi agenti può portare a un effetto a cascata che interferisce con il ruolo di Cep128 nell'assemblaggio e nella funzione del fuso.
Inoltre, inibitori come la roscovitina e il purvalanolo A hanno come bersaglio le CDK, che sono fondamentali nella regolazione del ciclo cellulare, compresa la duplicazione e la maturazione del centrosoma, processi che probabilmente coinvolgono Cep128. Allo stesso modo, composti come BI 2536 e Centrinone interferiscono con proteine come Plk1 e PLK4, rispettivamente, che sono essenziali per la funzione del centrosoma e del fuso, influenzando così indirettamente il ruolo di Cep128. Gli inibitori dell'aurora chinasi, come ZM447439 e AZD1152-HQPA, sono inclusi in questa classe perché disturbano l'allineamento e la segregazione dei cromosomi durante la mitosi, processi potenzialmente mediati da Cep128.
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