Date published: 2025-9-11

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UU12 Inibitori

Gli inibitori UU12 più comuni includono, ma non solo, la staurosporina CAS 62996-74-1, il bortezomib CAS 179324-69-7, la tricostatina A CAS 58880-19-6, il LY 294002 CAS 154447-36-6 e il PD 98059 CAS 167869-21-8.

Gli inibitori dell'UU12, come classe chimica, comprendono una serie di composti che inibiscono le proteine interferendo con i processi e le vie di segnalazione cellulare essenziali. Questa classe comprende gli inibitori delle chinasi, come la staurosporina, che impediscono la fosforilazione, una modifica critica per la funzione di molte proteine. L'inibizione della fosforilazione può avere effetti diffusi sulla trasduzione del segnale e sulla comunicazione cellulare. Gli inibitori del proteasoma, come il bortezomib e l'MG132, interrompono la degradazione delle proteine, provocando un accumulo di proteine mal ripiegate o danneggiate e compromettendo potenzialmente l'omeostasi cellulare. Questi inibitori costringono la cellula ad affrontare un maggiore stress dovuto all'accumulo di proteine tipicamente destinate alla distruzione.

I modificatori epigenetici come la tricostatina A alterano la struttura della cromatina e quindi possono inibire indirettamente le proteine che dipendono da specifici modelli di espressione genica. LY294002 e U0126, come inibitori rispettivamente delle vie PI3K/AKT e MAPK/ERK, dimostrano come l'interruzione degli eventi di segnalazione a monte possa inibire l'attività di numerose proteine a valle. La rapamicina, inibendo mTOR, influisce sulla sintesi proteica e sulla crescita cellulare, evidenziando il ruolo del controllo metabolico nella funzione delle proteine. La cicloeximide inibisce l'effettiva produzione di proteine bloccando l'allungamento traslazionale, dimostrando un metodo diretto per ridurre i livelli di proteine all'interno della cellula. Altri membri di questa classe includono composti che mirano a specifiche vie di risposta allo stress cellulare, come SP600125, che inibisce la via JNK, influenzando le proteine coinvolte nella risposta cellulare allo stress e all'apoptosi. L'inibitore di HSP90 17-AAG dimostra l'importanza del ripiegamento e della stabilizzazione delle proteine mediata da chaperoni per il corretto funzionamento delle proteine. Infine, Z-VAD-FMK, come inibitore delle caspasi, mostra come la prevenzione dell'apoptosi possa influenzare l'attività delle proteine che inducono o sono attivate dai segnali di morte cellulare.

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