Date published: 2025-9-12

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LOC645966 Inibitori

I comuni inibitori della LOC645966 includono, ma non solo, la Rapamicina CAS 53123-88-9, l'Imatinib CAS 152459-95-5, l'U-0126 CAS 109511-58-2, l'SP600125 CAS 129-56-6 e il LY 294002 CAS 154447-36-6.

Rapamicina, Imatinib, U0126, SP600125, LY294002, PD98059 e SB203580 rappresentano inibitori di varie chinasi che sono centrali nelle vie di segnalazione per la crescita, la proliferazione e la risposta allo stress delle cellule. La rapamicina inibisce specificamente la via mTOR, che è un regolatore centrale del metabolismo e della crescita cellulare, mentre l'imatinib ha come bersaglio la tirosin-chinasi Bcr-Abl, coinvolta nella leucemia mieloide cronica. U0126 e PD98059 sono selettivi per MEK, una chinasi che svolge un ruolo cruciale nella via MAPK/ERK, implicata nella regolazione della divisione, differenziazione e secrezione cellulare. SP600125 inibisce JNK, influenzando così le risposte cellulari allo stress e all'apoptosi. LY294002 ha come bersaglio la via PI3K/AKT, che influisce su una moltitudine di funzioni cellulari, tra cui la crescita e la sopravvivenza. SB203580 inibisce specificamente la p38 MAPK, coinvolta nelle risposte infiammatorie e nello stress cellulare.

Celecoxib e Talidomide hanno meccanismi che influenzano la risposta infiammatoria e la regolazione del sistema immunitario. Il celecoxib agisce inibendo la COX-2, un enzima coinvolto nella sintesi delle prostaglandine pro-infiammatorie. La talidomide agisce sulla produzione di TNF-alfa e modula le risposte immunitarie, con un impatto su diverse proteine coinvolte in questi processi. Gefitinib, 2-metossiestradiolo e bortezomib hanno modalità d'azione distinte che influenzano vari aspetti della fisiologia cellulare. Il gefitinib inibisce la tirosin-chinasi EGFR, un recettore coinvolto nella segnalazione della proliferazione e della sopravvivenza cellulare. Il 2-metossiestradiolo destabilizza i microtubuli, fondamentali per la divisione cellulare, e potrebbe quindi influenzare le proteine coinvolte nel ciclo cellulare. Il bortezomib, un inibitore del proteasoma, impedisce la degradazione di più proteine, influenzando così potenzialmente le proteine coinvolte nella regolazione del ciclo cellulare e dell'apoptosi.

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