Gli attivatori chimici della GSG1 possono avviare una cascata di eventi intracellulari che portano alla sua attivazione funzionale attraverso varie vie biochimiche. La forskolina, un noto attivatore dell'adenilato ciclasi, provoca un aumento dei livelli di cAMP all'interno della cellula. L'aumento della concentrazione di cAMP attiva successivamente la protein chinasi A (PKA), nota per fosforilare una miriade di proteine, tra cui la GSG1, determinandone l'attivazione. Analogamente, il PMA agisce attivando la protein chinasi C (PKC), che è un'altra chinasi in grado di fosforilare la GSG1, determinandone l'attivazione funzionale. L'introduzione di ionomicina o A23187 nell'ambiente cellulare aumenta i livelli di calcio intracellulare, che a sua volta attiva le chinasi calcio-dipendenti. Queste chinasi sono potenzialmente in grado di bersagliare e fosforilare GSG1, attivandola.
L'inibizione della fosfodiesterasi da parte dell'IBMX impedisce la degradazione del cAMP. Livelli elevati di cAMP aumentano l'attività della PKA, che può fosforilare e attivare la GSG1. Anche BAY 60-6583, stimolando i recettori A2B dell'adenosina, aumenta i livelli intracellulari di cAMP, promuovendo indirettamente la fosforilazione mediata da PKA e l'attivazione di GSG1. Analogamente, il GTPγS lega e attiva le proteine G grazie alla sua resistenza all'idrolisi, che può coinvolgere le vie di segnalazione che portano all'attivazione della GSG1. La tossina del colera e la tossina della pertosse modulano entrambe l'attività delle proteine G, ma attraverso meccanismi diversi. La tossina del colera mantiene la subunità Gs alfa in uno stato attivo, mentre la tossina della Pertosse inattiva la subunità Gi alfa, determinando in entrambi i casi un aumento del cAMP e dell'attività della PKA, che può portare all'attivazione della GSG1. Il Rolipram e l'Isoproterenolo aumentano i livelli di cAMP grazie alla loro azione, rispettivamente, di inibitore della fosfodiesterasi e di agonista beta-adrenergico, consentendo così alla PKA di fosforilare e attivare la GSG1. Infine, il fluoruro di sodio, attraverso l'inibizione della GTPasi, impedisce l'inattivazione delle proteine G, sostenendo così l'attivazione delle vie di segnalazione che comprendono la fosforilazione e l'attivazione di GSG1.
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