Date published: 2025-9-27

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FAAH Inibitori

Gli inibitori FAAH comuni includono, a titolo esemplificativo ma non esaustivo, il fenilmetilsolfonilfluoruro CAS 329-98-6 e l'inibitore della monoacilglicerolo lipasi, URB602 CAS 565460-15-3.

Gli inibitori FAAH appartengono a una classe di composti chimici specificamente progettati per colpire e inibire l'enzima amido idrolasi degli acidi grassi (FAAH). La FAAH è responsabile della scissione delle ammidi degli acidi grassi, come l'anandamide, un neurotrasmettitore endocannabinoide. Inibendo la FAAH, questi composti mirano a prevenire la degradazione degli endocannabinoidi, con conseguente aumento dei loro livelli.

Gli inibitori della FAAH sono tipicamente molecole organiche con strutture chimiche specifiche che interagiscono con il sito attivo dell'enzima FAAH. Attraverso vari meccanismi, possono interrompere l'attività enzimatica di FAAH, determinando un accumulo di endocannabinoidi e potenziali effetti biologici. Questi composti hanno rivestito un notevole interesse nella ricerca scientifica per chiarire il ruolo degli endocannabinoidi in diversi processi fisiologici.

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Nome del prodottoCAS #Codice del prodottoQuantitàPrezzoCITAZIONIValutazione

IDFP

615250-02-7sc-205348
sc-205348A
500 µg
1 mg
$90.00
$129.00
(0)

L'IDFP è un potente inibitore dell'idrolasi delle ammidi degli acidi grassi (FAAH), caratterizzato dalla capacità di formare legami covalenti con il sito attivo dell'enzima. Questo legame irreversibile altera la conformazione dell'enzima, influenzandone significativamente l'efficienza catalitica. L'esclusiva natura elettrofila del composto facilita l'attacco nucleofilo dei residui di serina nella FAAH, determinando un effetto di inibizione prolungato. Questo meccanismo altera il metabolismo lipidico, influenzando diverse vie di segnalazione e risposte cellulari.

JP104

887264-45-1sc-221782
sc-221782A
5 mg
10 mg
$70.00
$135.00
(0)

JP104 agisce come inibitore selettivo dell'idrolasi amidica degli acidi grassi (FAAH) attraverso un meccanismo unico che prevede la formazione di un intermedio acilico-enzimatico stabile. La sua struttura consente interazioni specifiche con il sito attivo dell'enzima, aumentando la sua affinità e portando a una significativa riduzione dell'attività enzimatica. La reattività del composto con i residui nucleofili promuove un profilo cinetico distinto, con conseguente modulazione prolungata delle vie di segnalazione dei lipidi.

Methyl α-Linolenyl Fluorophosphonate

sc-221926
sc-221926A
1 mg
5 mg
$120.00
$350.00
(0)

Il fluorofosfonato di metile α-linolenile presenta un modello di reattività distintivo come potente inibitore dell'idrolasi amidica degli acidi grassi (FAAH). Il suo gruppo fluorofosfonato facilita la formazione di un legame covalente con i residui di serina dell'enzima, determinando un'inibizione irreversibile. Le proprietà steriche ed elettroniche uniche di questo composto consentono un targeting selettivo della FAAH, alterando le dinamiche di legame con il substrato e influenzando il metabolismo lipidico attraverso una modulazione prolungata dell'enzima.

Methyl γ-Linolenyl Fluorophosphonate

sc-221932
sc-221932A
1 mg
5 mg
$86.00
$391.00
(0)

Il fluorofosfonato di metile γ-linolenile mostra una notevole specificità nell'interazione con l'idrolasi degli acidi grassi (FAAH) grazie alla sua struttura unica di γ-linolenile. La parte fluorofosfonata del composto aumenta l'elettrofilia, favorendo un rapido attacco nucleofilo da parte del sito attivo dell'enzima. Ne consegue la formazione di un addotto stabile, che modula efficacemente la cinetica enzimatica e altera l'idrolisi dei lipidi bioattivi, influenzando così le vie di segnalazione cellulare.

trans-2-(4-Biphenyl)vinylboronic acid

352530-23-5sc-255669
1 g
$44.00
(0)

L'acido trans-2-(4-bifenil)vinilboronico mostra un'intrigante reattività come derivato dell'acido boronico, in particolare nelle sue interazioni con l'idrolasi degli acidi grassi (FAAH). La presenza della parte bifenilica aumenta le interazioni π-π stacking, facilitando il legame con l'enzima. La funzionalità dell'acido boronico consente interazioni covalenti reversibili con i residui di serina nel sito attivo, influenzando la cinetica di reazione e potenzialmente alterando la specificità del substrato, con conseguente impatto sulle vie del metabolismo lipidico.