Date published: 2025-9-17

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C230052I12Rik Attivatori

I comuni attivatori di C230052I12Rik includono, ma non solo, NU 7441 CAS 503468-95-9, VE 821 CAS 1232410-49-9, Olaparib CAS 763113-22-0, inibitore della chinasi ATM CAS 587871-26-9 e Camptothecin CAS 7689-03-4.

Si prevede che Faap24, un componente vitale del complesso centrale dell'anemia di Fanconi, svolga un ruolo cruciale nella riparazione dei cross-link interstrand e sia associato all'attività di legame con la cromatina. Situato nel nucleoplasma, Faap24 contribuisce all'intricata rete di meccanismi di riparazione del DNA all'interno della cellula. La relazione ortologa con la FAAP24 umana sottolinea ulteriormente la sua conservazione evolutiva e la sua importanza funzionale. L'attivazione di Faap24 è strettamente legata alla risposta al danno al DNA e alle vie di riparazione. Diverse sostanze chimiche possono influenzare direttamente o indirettamente l'attivazione di Faap24 attraverso i loro effetti sui processi cellulari chiave. Inibitori come l'inibitore della DNA-PK NU7441 e l'inibitore di ATR VE-821 hanno come bersaglio specifiche chinasi coinvolte nelle vie di risposta al danno al DNA e possono potenzialmente influenzare l'attivazione di Faap24 modulando queste cascate di segnalazione. L'inibitore di PARP Olaparib, che mira alla riparazione per escissione di basi, e l'inibitore di ATM KU-55933, che agisce sulla via ATM/Chk2, influenzano indirettamente Faap24 perturbando i meccanismi di riparazione del DNA.

L'inibitore della DNA ligasi L67, l'inibitore della topoisomerasi I Camptothecin e la Bleomicina disturbano diverse fasi dei processi di riparazione del DNA, attivando potenzialmente Faap24 attraverso l'avvio di risposte al danno al DNA o l'induzione di legami incrociati interstrand. La chemioterapia a base di platino, il cisplatino e l'inibitore della topoisomerasi II, l'etoposide, inducono danni al DNA, attivando potenzialmente Faap24 attraverso la stimolazione della via di risposta al danno al DNA. Anche la mitomicina C, un agente di cross-linking del DNA, e l'idrossiurea, un inibitore della ribonucleotide reduttasi, hanno un impatto sulla riparazione del DNA, influenzando potenzialmente l'attivazione di Faap24. La zeocina, un antibiotico che danneggia il DNA, potrebbe attivare Faap24 attraverso l'induzione di rotture del doppio filamento, innescando la risposta cellulare al danno al DNA. In sintesi, Faap24 emerge come attore critico nella riparazione del DNA e la sua attivazione è strettamente regolata da una rete di vie di segnalazione influenzate da varie sostanze chimiche, fornendo preziose indicazioni sui complessi meccanismi alla base della stabilità e del mantenimento genomico.

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